è commovente come Il Foglio, persista nell'encomiabile esercizio di difendere
gli indifendibili, anche se condannati in cassazione, o inchiodati da imbarazzaanti
conversazioni, vanno comunque difesi dal processo mediatico che si scatena
nei loro confronti, perchè mentre l'attività criminosa fa parte del" furore della
storia", la gogna, quella no è un altra cosa, chissà perchè, questa è solo" roba
da procura" ma i becchini del Bardo non sono forse i giornalisti di oggi?
In attesa che un nuovo Shakespeare, trasformi questo letame in qualcosa da
masticare, ci accontentiamo di Biscardi. Ferrara, ogni tanto, provi anche lei
a mandare a fareinculo qualcuno, e se è colpevole pazienza.
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