venerdì, ottobre 05, 2007

ginepro faccia un passo avanti!

"...e che, specie con la grossa carota nel latte, mi sa d’un Kusturica da galateo (che è toglierci i miracolosi pidocchi, a Kusturica)...."
Dalla recensione di Nuovomondo di Ciro Monacella.
Ecco io mi domando come si puo dimenticare che non bisogna togliere i pidocchi a Kusturica, certi suggerimenti uno se li deve imprimere nella testa, e ogni tanto
fare un ripasso, cosi giusto per la qualita, altrimenti alla lunga la paghi con un
post brutto come quello precedente, che non vorrei mai avere scritto, intendiamoci
capita di farsi fregare dalla bella figa di turno, comunque tutto ciò mi è servito
per passare oltre.

Oi Dialogoi 2

Lui- senti dove andiamo? da me ci sono i miei..

Lei- si anche da me, e in macchina?

Lui- non ho benzina, sai 800euro al mese

Lei- vabbè andiamo a prenderci un gelato

Loro- che coppia basta un gelato per renderli felici!



Bamboccioni !!!!

qui si parteggia per T.P.S.


Il mio amico alberto Longari in arte Albimar, mi ha mandato la sua visione dei
bamboccioni, che io condivido, perchè se non si è capito dal titolo, qui
si sta dalla parte di Tommaso Padoa Schioppa.

giovedì, ottobre 04, 2007

segue dibattito

A proposto della pastora kirghisa, si parlava con laPardaFlora dei lavori
che ormai nessun italiano e più disposto a fare, seppur ben retribuiti,
questo rifiuto è globale, non riguarda solo l'italia, riporto una parte del mio commento che è brevissima"i ragazzi pur sapendo che facendo il
tornitore porterebbero a casa una busta paga
decente e sopratutto sicura nel tempo
vorrebbero tentare la strada del grande fratello, inteso in senso lato, del
resto le dichiarazione della giovane modella israeliana ti fanno capire
che qualcosa è cambiato, proprio nel modo di concepire il futuro, possiamo
darle addosso, dire che è una vigliaccata, ma non risolviamo il
problema che invece c'è" Aggiungo che per quanto mi sembri odiosa la posizione
della modella Bar Rafaeli, io non sono in grado di dare un giudizio che non abbia il suono falso della "ferma condanna" "parole ignobili" e altre stronzate che si spendono
su dichiarazioni che inconsapevolmente cambiano i nostri punti di vista.

mercoledì, ottobre 03, 2007

a un editore coraggioso


Egine a Gressoney Saint-Jean Mercoledi 3 ottobre ore 13.30. 22 gradi C.

Carissimo Cav.Stacchia, la ringrazio ancora per la sua visita, poi mi
appello al suo fiuto e senso imprenditoriale per raccontarle, quanto mi
è successo oggi, e forse dall'incontro che le racconterò, potra uscire
un altro possibile talento da lanciare; al punto dunque! oggi mi sono recato
a gressoney in valle d'aosta per oziare in mezzo alle mucche, sta di fatto
che proprio cercando di evitare le numerose tracce lasciate dalle bovine,
mi sono imbattuto in una pastora, kirghisa, come lei saprà ormai tutta la pastorizia è affidata a pastori extracomunitari, bravissime persone attirate in italia dallo sfolgorio delle luci televisive
che fanno apparire il nostro paese un vero bengodi, la pastora , dicevo di nome
sdlazla bregowitza, dopo avermi sorriso ha accettato di scamabiare quattro chiacchere con me, dorme all'alpeggio, mentre il marito è rimasto nel kirghisistan
perchè perennemente ubriaco, la figlia si occupa delle faccende domestiche,
e nel poco tempo che le rimane scrive, come scrive!, si scrive romanzi, incredulo
l'ho pregata di farmi leggere qualcosa, al che la madre lanciando un urlo belluino
Taaaaaaaddddzia ven giò, ha richiamato la figlia dall'alpeggio, due ore di cammino
per un atleta che la figlia ha percorso in soli 10 minuti, vestita nel tradizionale
costume kirghiso, la piccola, ha balbettato, questo alpeggio mi ha vermanete rotto i coglioni, portami via, imbarazzato guardavo sia la piccola che la madre che invece annuiva e mi incitava ad andarmene portando con me la poverella,
le bozze dei romanzi in kirghiso che ho tradotto velocemente, riguardano la storia di due fratelli, la vita di un deficente, e anche di un giocatore d'azzardo,
lascio a lei il giudizio definitivo, nel frattempo sappia che la piccola vive presso
di me, si vede spesso con maria de filippi e veste solo d&g, conto sui diritti d'autore. carissimi saluti

torno alle 17


io vado per funghi a gressoney siant jean, voi non fate i fallocrati.

martedì, ottobre 02, 2007

perdonali perchè non sanno quello che fanno


Oggi leggendomi il post di marcoz mi sono imbattuto nel link di ScusiScende,
dal quale ho tratto l'immagine che vedete sopra, dato che come l'ha vista, mia figlia
Rosa al massimo della felicità mi ha pregato di scaricarla, tutte quelle pietre le ricordano i suoi
gioielli, quelli che si vendono nelle edicole con la coroncina e tutto quanto,
en passant ho dato un occhiata al sito e alla polemica, ed è stato come ritornare
all'edicola ho chiesto di Lando e la vispa teresa , un fumetto
pecoreccio/erotico ma era esaurito.

e se fossi


Come un libro aperto

lunedì, ottobre 01, 2007

ultime occasioni

Lo so che moltissimi bloggers sono impegnati nelle primare, nelle dispute su
questo o quello, però l'autunno finisce presto se lo mangiano questi nani della
blogosfera, hanno inventato una nuova categoria, gli importanti che non contano
un cazzo, be non fatevi sfuggire le ultime occasioni per lo shopping, guardate le
vetrine, a me mi trovate qui sulla spiaggia
per l'ultimo sole

domenica, settembre 30, 2007

on the road

oggi riflettevo, mi ero messo a lucido, cosi potevo vedere i miei stessi pensieri
riflessi che è per me l'unico modo di pensare, ora questo più o meno vorrei che fosse l'incipit del mio post, do l'incarico a ciro e ad ugolino, fatemelo pervenire che
poi li metto emtrambi. Dunque mi domandavo se era possibile in italia essere on
the road, naturalmente ho pensato a me a quello che ho fatto, si ho girato moltissimo
dormito qua e la, preso treni senza pagare sopratutto per raggiungere firenze, e quella
del treno sembrerebbe un classico dell'on the road, viaggiato con la lambretta
pisciandomi addosso per avere un po di tepore, ma non se na parla, mai stato
veramente on the road, ogni 10/20 km incontravi un paese, nel paese non c'era verso di provare la fame, anche senza una lira, trovavi sempre qualcuno che ti offriva da mangiare, panini l'acqua alla fontana, di deserti manco l'ombra, di strade alla
66, dove per miglia e miglia non vedi nessuno nada, insomma non rimanevi mai da solo,
ma non puo essere stato solo un fatto geografico avremo avuto anche noi il nostro eroe, che l'on the road l'ha fatto magari solo con la testa, ma farlo con la testa
è pericoloso difatti sono tutti impazziti, da Ligabue a Campana e Pazienza anche
lui un pazzo come Bene quindi se volete praticare l'on the road cercatevi un paese come gli stati uniti, dove si rischia la vita ma pazzi non si diventa al massimo
diventate ricchi.
Ugolino's incipit
"Nelmez zodelc ammin dinos travi tamir itrov aiper unas elvao scura chela dirit tavia erasm arrita ... tzam-tzam!"