sabato, dicembre 12, 2009
era ora
Questo post è stato concepito da Albimar, io oltre a condividerne il senso ho pigiato i tasti pr metterlo in onda
venerdì, dicembre 11, 2009
lettere al direttore
Il mio amico Albimar mi scrive:
"Vecchio citrullo incartapecorito, ti allego una foto che mi è capitata fra le mani:2 partigiane del 1945.
Non parliamo di look, sfiderei qualsiasi stilista superculo ad avvicinarsi a quella classe.
Le facce mostrano forza, coraggio e determinazione. Io personalmente le trovo anche molto
carine e sexy: sorge immediato
il confronto con le ragazze romane che sono andate alla festa di
Gheddafi a Roma per arraffare 50 euro (episodio scoraggiante sottovalutato dalla
stampa). Mi viene anche in mente le albe parietti ecc.
Cosa ne pensa il gruppo dei segaioli blogghisti?
Tuo per sempre albi."
Dite la vostra, anzi ditegliene quattro a questo pirla, anche se per me ha ragione su entrambe le cose, sono sia blogger.
che...
mercoledì, dicembre 09, 2009
piove?
Oggi leggendo il bollettino di guerra, clima, attentati e altre disgrazie sui vari quotidiani, uno potrebbe pensare
beh in fondo sono le notizie di tutti i giorni ed un po è vero, non che siano meno gravi, però sopravviviamo, poi
un po defilato questo pezzo dove Mario Draghi, non l'ultimo degli sprovveduti, ci dice:
"«Se per varie ragioni i tassi di interesse dovessero salire con i bilanci delle banche non ancora risanati, e possono farlo - ha spiegato Draghi rispondendo a una domanda sul futuro e sul caso Grecia - per ragioni di politica monetaria e perchè lo spazio per il risanamento durerà ancora diversi anni, allora sarebbe una cosa preoccupante se si considera che i debiti bancari sono dell'ordine dei trilioni, ai quali bisogna aggiungere il debito pubblico, allora potrebbe materializzarsi un rischio per i debiti degli Stati»" Non so se afferrate, gli stati, non le solite banche o i soliti malandrini, non è che piove, grandina e sono chicchi
grossi come meloni.
beh in fondo sono le notizie di tutti i giorni ed un po è vero, non che siano meno gravi, però sopravviviamo, poi
un po defilato questo pezzo dove Mario Draghi, non l'ultimo degli sprovveduti, ci dice:
"«Se per varie ragioni i tassi di interesse dovessero salire con i bilanci delle banche non ancora risanati, e possono farlo - ha spiegato Draghi rispondendo a una domanda sul futuro e sul caso Grecia - per ragioni di politica monetaria e perchè lo spazio per il risanamento durerà ancora diversi anni, allora sarebbe una cosa preoccupante se si considera che i debiti bancari sono dell'ordine dei trilioni, ai quali bisogna aggiungere il debito pubblico, allora potrebbe materializzarsi un rischio per i debiti degli Stati»" Non so se afferrate, gli stati, non le solite banche o i soliti malandrini, non è che piove, grandina e sono chicchi
grossi come meloni.
martedì, dicembre 08, 2009
mai vivrò quel mondo
Quando sei piccolo leggi Pinocchio e poi viene Salgari, cosi ti sembra che tutto quello che leggerai sarà una vera
cuccagna, forse a qualcuno è successo, ma puo andare diversamente ti puo capitare di attraversare il periodo
della corazzata Einaudi con i suoi Pavese, tutti gli Hemingway ed i Lee Masters, imponenti iceberg contro cui la tua formazione
precaria va a infrangersi in un mare di noia, ma sopratutto di tristezza, escludo Hemingway per via della guerra civile, ma
lo rimetto con la dannatissima storia del vecchio e del mare, e non importa se ogni tanto ti capita la fortuna di leggere
Flaiano perchè non è il tipo che ti aiuta ritrovare la strada di casa, cosi sei hai fortuna diventi un lettore seriale, cioè
per me è stato leggere Piero Chiara, un godimento, quel lago cosi ricco di storielle divertenti, e poi siccome hai fatto
l'autostop in Svezia pensi di conoscerla bene e allora ti piace tentare con Mankell anche Sjöwall Maj; Wahlöö Per e il più
recente Stieg Larsson, insomma ti muovi dove conosci o pensi di conoscere la strada, altri fortunati invece si muovono
a proprio agio in qualsiasi immaginario, non hanno bisogno di esserci stati fisicamente sono i veri lettori, credo la
felicità degli scrittori, a me è successo solo con De Lillo la partita di baseball all'inizio di Underworld,
tenete conto che non conosco il baseball, ma quello che succede in quelle 30 o 40 pagine ti lascia senza fiato, deve essere
cosi quindi caro Davide per me conta molto vivere dove leggo, ciò che racconta Cormac McCarthy rischia di essere un
nuovo iceberg, quella vecchietta e quei ragazzi probabilmente assomigliano a gente di Luino ma sono distanti
nel lessico e mai capisco i loro sogni, quel mondo ruvido non fa per me, quindi mi domando vivrò mai quel mondo?
Ps.Lo Straniero di Albert Camus è il libro con cui sono rinato, niente mi ha influenzato più di quel libro.
cuccagna, forse a qualcuno è successo, ma puo andare diversamente ti puo capitare di attraversare il periodo
della corazzata Einaudi con i suoi Pavese, tutti gli Hemingway ed i Lee Masters, imponenti iceberg contro cui la tua formazione
precaria va a infrangersi in un mare di noia, ma sopratutto di tristezza, escludo Hemingway per via della guerra civile, ma
lo rimetto con la dannatissima storia del vecchio e del mare, e non importa se ogni tanto ti capita la fortuna di leggere
Flaiano perchè non è il tipo che ti aiuta ritrovare la strada di casa, cosi sei hai fortuna diventi un lettore seriale, cioè
per me è stato leggere Piero Chiara, un godimento, quel lago cosi ricco di storielle divertenti, e poi siccome hai fatto
l'autostop in Svezia pensi di conoscerla bene e allora ti piace tentare con Mankell anche Sjöwall Maj; Wahlöö Per e il più
recente Stieg Larsson, insomma ti muovi dove conosci o pensi di conoscere la strada, altri fortunati invece si muovono
a proprio agio in qualsiasi immaginario, non hanno bisogno di esserci stati fisicamente sono i veri lettori, credo la
felicità degli scrittori, a me è successo solo con De Lillo la partita di baseball all'inizio di Underworld,
tenete conto che non conosco il baseball, ma quello che succede in quelle 30 o 40 pagine ti lascia senza fiato, deve essere
cosi quindi caro Davide per me conta molto vivere dove leggo, ciò che racconta Cormac McCarthy rischia di essere un
nuovo iceberg, quella vecchietta e quei ragazzi probabilmente assomigliano a gente di Luino ma sono distanti
nel lessico e mai capisco i loro sogni, quel mondo ruvido non fa per me, quindi mi domando vivrò mai quel mondo?
Ps.Lo Straniero di Albert Camus è il libro con cui sono rinato, niente mi ha influenzato più di quel libro.
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