giovedì, ottobre 30, 2008

lettere dal Connecticut

Caro GdS, sempre più spesso leggo di eccellenti scrittori che riparano in
luoghi isolati lontani da tutto ma soprattutto io credo al riparo dalla loro
intelligenza,J.D. Salinger l'antesignano, P. Roth, per citarne due, vivono cosi isolati
tanto da supporre che nulla abbiano ancora da condividere con quella
moltitudine che pure è stata l’origine dei loro romanzi, ci saranno
ovviamente mille ragioni per e altrettanto contro, quindi venendo alla
ragione per cui ti ho scritto, va altrettanto bene se qualche volta ci viene
la tentazione di chiudere il blog e ritirarci nel Connecticut, non importa
quì quale sia la qualità della scrittura che precede il nostro ritiro, ma
solamente quell’impulso ad isolarsi che forse non è sbagliato chiamare vecchiaia,
parlo naturalmente di me e dei miei coetanei, ma anche di quelli li cosi bravi
ma non tanto bravi da sfuggire alle mie stesse paure. Saluti affettuosi.