sabato, gennaio 09, 2010

downtown's Detroit


Qui c'è una lista di piccole imprese nate nella città devastata dalla crisi delle case automobilistiche, è chiaro che queste
cose riescono solo se c'è un downtown, altrimentri cippa.

10 commenti:

gians ha detto...

Il problema caro Egine è che si possono inventare decine di nuove iniziative commerciali, ma se mancano i clienti, -e in una città che si spopola per mancanza di lavoro è quello che capita- mica possono essere tutti imprenditori.

albimar ha detto...

Il sig Gians ha detto "parole di
vérita"

albimar ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Tess ha detto...

che desolazione

Nardi ha detto...

Siamo un paese di sotto-poveri.

egine>gians>albimar ha detto...

>gians e albimar qui non si tratta di fondare la ford
ma di aprire una creperie piuttosto che un altra idea
piccola, il fatto è che in usa non ci sono lacciuoli di
sorta per chi voglia iniziare, qui da noi esiste un
incubo che si chiama camera di commercio più altre
mille stronzate, i clienti si trovano sempre è il nuovo
metro di non guadagno che cambia, si sopravvive.

egine>tess ha detto...

tess che dire, ci si arrangia

egine>nardi ha detto...

Nardi e non solo facciamo la guerra ai più poveri di noi e il bello che le cose più vere e scomode le abbia dette un parroco del paese, e la chiesa si è svuotata,
cazzo poveri e miserabili

gians ha detto...

Ho provato a fare un parallelo tra quanto dici su Detroit, e Portovesme in Sardegna, li l'Alcoa, multinazionale statunitense, sta per chiudere. Conoscendo la zona, dici bene che è importante esista una downtown, perchè li chiusa la fabrica, l'unica alternativa è scappare, nonostante le ultime novità, che facilitano non di poco l'apertura di un esercizio pubblico.

egine>gians ha detto...

si gians da portovesne in sardegna conviene scappare
perchè mi sembra evidente che Portovesne non è
Detroit almeno come nuimero di abitanti.