giovedì, gennaio 14, 2010

moments that cries out


-no food
-no hospital
-too many people die
-we need help
-no food
-nothing



video 00.24

13 commenti:

Marcoz ha detto...

Da non crederci.

gians ha detto...

Il cuore a pezzi, considerato il commento di Marcoz (psudo-cinico) direi in frantumi.

egine>marcoz ha detto...

adesso ho messo da quando cominciano a parlare, sembra l'inizio di un rap, invece no è un altro
terremoto con le sue disgrazie.

egine>gians ha detto...

non so se marcoz fosse cinico ma mi sembra che il nostro cuore possa fare ben poco, haiti è un agglomerato di miseria di fame di morti violente,
il terremoto è un ulteriore calamità su quella gente,
se è possibile saranno ancora più poveri.

Nardi ha detto...

L'assurdo è che molta di quella gente moriva di fame già prima, ma non faceva notizia.

egine>nardi ha detto...

c'è un medioevo in varie parti del mondo, conviverci
è un abitudine da cui si scuote solo davanti ad eventi
di straordinaria gravità, penso che la responsabilita
di questa perdurante miseria sia nelle mani di pochi,
amazzarli mi darebbe un gran sollievo, peccato che
altri sarebbero pronti per sostituirli.

gians ha detto...

Mi ha colpito il commento di Francesco perchè era quello che avevo in mente. Se poi si aggiunge il fatto che ad haiti, le persone di colore. originarie d'africa, in qualche modo le hanno portate ad haiti con la forza, è con la stessa forza che ora le si deve aiutare.

egine>gians ha detto...

scusa gians ma sono le stesse persone che li hanno
schiavizzati a tenerli in povertà, cambiano le generazioni ma i carnefici sono gli stessi come
le vittime, e gli aiuti una parte piccola andrà a chi
ne ha bisogno e la fetta più grande andrà altrove,
questo è quanto è sempre accaduto, spero di essere
smentito.

Tess ha detto...

nothing

gians ha detto...

La mia disquisizione voleva porre il dito, e non il mignolo, sul fatto che tutto ciò che accade, non possa essere sempre messo nella centrifuga del caso, del miracolo o della volontà divina. Di tutto ciò che accade l'unico responsabile è vezzo tutto umano di scontrarsi con la natura. Fare dietrologia è inutile come pure colonizzare luoghi e lasciarli morire di stenti. A quel punto si sa, la natura si riprende il suo.

Unknown ha detto...

>Tess, appunto




>gians stiamo dicendo le stesse cose anche se abitiamo io al pian terreno e tu al primo piano,
se ci incontriamo sulle scale ci mettiamo d'accordo.


>davide, ecco

medita partenze ha detto...

...
(passo per salutare e condividere)

Unknown ha detto...

ciao medita partenze spero di rileggerti presto..