giovedì, dicembre 28, 2006
liftati prima dell'inferno
M Il mostro di Dusseldorf Il terrore regna nella città. Un "mostro" continua ad uccidere delle bambine, senza che la polizia possa far nulla. Stanchi delle continue retate, la potente organizzazione dei ladri della città, grazie ad una capillare rete di vigilanza tesa in tutta la città con il concorso dei ladri e dei mendicanti, riesce a scoprire un tenue indizio: il "mostro", nell'avvicinare le sue vittime fischietta un macabro motivo. Il criminale, individuato da un mendicante cieco, grazie al motivetto musicale, è “marchiato” con una grossa "M" di gesso sulle spalle. Catturato in fine dai ladri, è condotto in un sotterraneo dove si è radunato il tribunale della malavita. L’assassino cerca di discolparsi imputando i suoi delitti ad una forza irrefrenabile che lo assale. La condanna a morte sembra inevitabile quando all’ultimo momento la polizia fa irruzione nel sotterraneo e consegna il criminale alla giustizia.
La malavita, profumatamente pagata dal Dottor Calligari e dal
Dottor Mabuse consegna loro lo sciagurato per nuovi e interessanti esperimenti
sulla natura umana.The end.
Il motivetto fischiettato qui
Un particolare, il film è del 1931, il nazismo prese il potere solo due anni dopo,
il vero orrore doveva ancora iniziare.
Non ho sufficente conoscenza dell'inglese per leggere le poesie di W.H.Auden,
ma credo di poter capire questi pochi versi:
………
Like love we don’t know where or why,
Like love we can’t compel or fly,
Like love we often weep,
Like love we seldom keep. il Coon mi vorrà scusare, ma l'espressionismo
tedesco andava svelenito.
7 commenti:
Un finale (ancor piu') inquietante, ma credo che Lang avrebbe condiviso.
prefigurando quel tipo di delivery
Lang rifugiò negli usa e ben gliene
incolse.
ps tu metteresti un apostrofo ?
egignu,
sai che avevo in mente un infernale quinlan?
ma se devi svelenire sveleniamo.-.
Io avrei mandato il maniaco in un convento sperduto…
Bel lifting, comunque!
Davide partecipa please!
suore bambine ? molto perverso
lei Sir Marcoz
Non necessariamente in un convento di suore…
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