mercoledì, giugno 20, 2007

american express diamant card gold credit illimitat per la moglie figl amicc e ttutte cose

Questa mattina mi sono comprato da Zara dei pantaloni scuri abbastanza formal,
d'estate viaggio solo con calzoni corti e i lunghi hanno 180 tasche, li ho comprati
per un invito al Planetario, il posto a Milano dove si puo vedere il cielo e tutte le galassie, mi invita un amico al quale mi lega una foto fatta 50 anni fa, con lui
ed altri 10 abbiamo fatto questa foto in una soffitta, dove speravamo di limonare
con qualche sprovveduta, dato che siamo tutti vivi ci ritroveremo per .... le
solite cose, viva Zara viva H&M, perchè è di questo che volevo parlarvi, insomma avendo lavorato per molti anni nella moda,
so quanto siano assurdi i prezzi delle griffe, per cui l'arrivo di questa nuova
distribuzione che si rinnova velocemente proponendo forme e contenuti altrove
costosissimi ha soddsfatto la mia sete di giustizia, freschezza per tutti !!!
epperò, in queste storie arriva sempre l'epperò,
proprio al ritorno sulla metropolitana, ho incrociato una donna bruna sui 40 anni
bella senza strafare, che indossava proprio un modello che avevo appena vista da
Zara, era un po come dire stazzonato, no è che appena nato sembrava gia un po
passato, è stato li che ho pensato alla carta di credito illimitato, a hermes
a chanel
cosi giusto il tempo di un paio di fermate, per raggiungere casa, mi sono immerso nel sogno del lusso. PS. a proposito di eleganza maschile vorrei segnalarvi che la camicia bianca abbottonata
sino al collo alla David Lynch tanto per nominare lo stronzo di turno, è out,
è roba vecchia uno stereotipo come i suoi gansta, fighetti come lui !!!

28 commenti:

Anonimo ha detto...

Egine, io vado sempre da zara.
L'ho scoperto a milano, ma adesso è anche qui a napoli

Anonimo ha detto...

anche mia moglie ci va spessissimo,
però quella carta di credito ci farebbe comodo:))

Anonimo ha detto...

Zara è carino
Il bello è altro.

Io vado da zara, prchè non spenderei mai 3.000 euro per un vestito, preferirei viaggiare ;)

GANZO sei Egi

Anonimo ha detto...

Un uomo a cui piace fare shopping (con moderazione) e che mostra la sua classe attraverso il saper vestire, lo sposerei SUBITO!
Da Zara (Napoli- zona Vomero) ci vado spesso, c'è un buon rapporto prezzo-qualità, ma bisogna scegliere bene, alcune cose sono improponibili!
Da H&M a corso B.Aires, ho acquistato un pantalone di lino.
Mhmm, è diventato larghissimo.
Zara è decisamente superiore.
Discorso a parte merita invece L'Emporio Armani nei pressi di via Montenapoleone. Cioccolatini carissimi e mobili bruttissimi.
Se questo è il vero lusso, preferisco il mercatino del mio paese.
RIDICOLO!


Vasi azzeccusi

Anonimo ha detto...

praticamente diciamo le stesse cose,
be il video dell'elba mi ha detto
di quanto sei felice se esci dalla
citta afosa:)

Anonimo ha detto...

Cuncetta l'emporio fa parte della truffa consapevole, nel senso di
chi la commette e di chi la consuma,
son tutti contenti beati loro,
zara è di gran lunga superiore a
hm e difatti è più caro, ma insisto
sul concetto di carta illimitata,
la nuova lampada di aladino:)

Anonimo ha detto...

ma fosse che tu a questo lynch lo schifi un poco???

però sulla camicia alziamo le mani, abbottonata...bleah!

Anonimo ha detto...

bello il post egine
la conclusione non mi quadra, quel corsivo lì.

Bah.

Anonimo ha detto...

bippi vedi Lynch è un furbetto
del cinemino, sembra nato apposta per
fregare quelli della generazione di
ciro, è andato a tentoni, poi ha intuito la frigidata giusta(twin peaks) e ci si è buttato e tutti dentro come allocchi, tutto è frigido
in lui le sue donne le sue scopate
i suoi gansta, ogni tanto ci deve essere un amico che glki da i funghi giusti e ti piazza un buon film, poi
gli passa e ridiventa quel segaiolo
che è :)

Anonimo ha detto...

ciro ho detto tutto a bippi, parlo
della conclusione, io al cinema
frequento ladri, e tu che fai perdi tempo con gli elegantoni ???

ps.grazie per il post

Anonimo ha detto...

niente, non ci troviamo proprio su lynch.. twin peaks è stata la serie della popolarità, dopo lui ha preso strade poco furbe se si considera l'operazione che fa nella narrazione..
non ci siamo egino', ma si sapeva che prima o poi qualcosa doveva andare male

Anonimo ha detto...

male, si decisamente male, ma è
Lynch che ti fa del male, non te ne
avvedi, che è un Bertolucci che parla inglese, la narrazione ma quale ?
lui eiacula precocemente, nonostante
il frigidume che mette in piedi,
lasciamo perdere un po di silenzio
non ci farà male !!!

Anonimo ha detto...

finge
finge di eiaculare precocemente
poi, con un po' d'attenzione (non voglio mettere in discussione la tua), t'accorgi che va a parare (schizzare?) un po' più in là.

Comunque vabbuo', stiamoci zitti.

Anonimo ha detto...

henno non mi devi far ridere se no va tutto a puttane !!!!

Anonimo ha detto...

non ti sto capendo egino',
forse ho imbeccato un giorno storto

ci sentiamo domani, dai

Anonimo ha detto...

si domani magari anchhe dopodomani

Anonimo ha detto...

uè uè..
io e munaciè siamo della stessa generazione, azz!

lynch non è furbetto..è che filma la mente, cerca di mostrarla, di mostrarne icontro, sopratutto i contro.
e allora chi nella propria mente si perde, si perde anche in lynch!

ho detto..

Anonimo ha detto...

certo vuoi che non lo sappia, e difatti anche tu subisci il fascino
del furbetto del cinemino, lui filma la mente, sarà, di solito quando
non c'è di meglio si dice "noon è quello che vedi. ma quello che non vedi che è importante" e con questa menata che tutti gli owsky i
lynch e i bertolucci campano chiamandosi maestri a vicenda,
ho detto:)

Ugolino Stramini ha detto...

egine, ciro, bp, siamo sicuri che Lync, che non conosco, valga un millesimo delle risate e degli arricchenti confronti che questi blog ci regalano?
Ditemi cosa, a parte farmi i cazzi miei, posso fare.

Unknown ha detto...

tu pass tu cass tu lass, cosi dice
Falqui il confetto che ride, ugolino
bisogna lasciar calmare le acque !!!

Anonimo ha detto...

ma tu l'impegno ce lo metti? (l'ho finita a fare il ruffiano, che vuoi fare, per amore questo ed altro)

Anonimo ha detto...

sull'impegno puoi contarci, anche
se non è tutto oro quel che luccica:)

Anonimo ha detto...

Di H&M, che usa abbastanza mia figlia adolescente, mi dà un po' sui nervi che in pratica siano le cose che mia nonna si era ricamata a mano per il corredo, ma quelle non vanno bene, mentre i ciaffi (alla romana) in serie sì...
Da Zara mi è capitato di girellare, ma senza mai trovare cose che mi entusiasmassero: sarà che ho gusti un po' strani io, credo.
Poi, anche la cravatta con il botton down è out... ma vaglielo tu a spiegare. E certe camicie bianche, in certe occasioni, che "sparano" peggio dell'Uzi che mi ha attribuito Coon, solo perché sono socia UITS.
:-D
Oppure gli abiti da cocktail femminili con spalle e schiene nude. O le signore vestite in nero o in bianco, con vistose scollature e ingioiellate come la Madonna di Pompei, ai matrimoni?
E perché io sono l'unica rimasta ad affermare che per il bon ton, le donne i pantaloni, anche eleganti, li devono portare solo con scarpe basse, adeguate (ho presenti certi modelli da sera a pantofola di Armani, per esempio) ma basse.
L'Emporio Armani merita un discorso a parte: ci trovi il top della collezione, quindi le cose più trendy, estrose, particolari...si rivolge ad una nicchia di pubblico particolare, mentre in giro per varie boutique milanesi concessionarie del marchio ci sono le cose più umane, tipo jeans con altezza vita quasi normale. Io cmq da Emporio ho trovato varie cose carine, e dissento dalla scarsa qualità: certo, dipende da cosa compri, sulle T-shirt si sa che in Italia ci mette solo l'etichetta e il prezzo lievita di una ottantina di euro, minimo. Quanto all'estetica, un po' minimalista e luminosissima, a me piace e trovo, per esempio, il Nobu molto bello, e ci si mangia pure bene, ma ovviamente è questione di gusti.
Cmq, vogliamo davvero parlare di lusso sfrenato?
La Centurion, ultima nata dell'America Express, nera come il demonio e in titanio...circa diecimila, solo su invito, in tutto il mondo! Altro che la licenza di uccidere di 007...
;-)

Anonimo ha detto...

andando per ordine, direi che il
post si soffermava, su un attimo,
quello dove realizzi, che la moda
ha cosi tante facce da far paura
a me fa piacere, e che in certi momenti non c'è nella da fare la
Centurion la vorresti avere fra i denti, per mordicchiare qua e la
a parigi più che a milano, non penso
solo a chanel o a dior ma ad agnes b
un gigante del semplice buon gusto,
ma vedo che anchio deraglio sui
nomi e sugli stili, mentre invece
vorrei rimanere atttaccato a quel
desiderio, la centurion fra i denti:)

Anonimo ha detto...

Però il discorso è interessante anche per la valenza che io dò all'abito, che fa il monaco, ovvero rispecchia ( dovrebbe permetterlo, perlomeno) qualcosa di noi. Andando fino a poco tempo fa abbastanza spesso in Francia, ho notato che la loro moda è meno tiranna e monolitica della nostra, e il colonialismo l'ha anche un po' "sporcata" in modo gradevole... per questo, trovo per esempio, che i magrebini fratelli Ventilo con quel tanto di etnico che infilano sempre, creassero pezzi, anche solo una sciarpa dipinta a mano o una giacca alla Neru, che per un guardaroba intero, sarebbero decisamente eccessivi, ma per "contaminare" una certa seriosità, sono molto divertenti...
In Francia trovavo sempre le espadrillas, che d'estate adoro e da noi erano sparite sino a questi ultimi tempi, certe tuniques ricamate vietnamite che mi stavano un amore, pantaloni non a vita bassa, cose così, da noi fantascienza...
Mentre non amo né Dior né Chanel, sinceramente, (e anche Agnés b. non mi entusiasma del tutto, anche se singoli pezzi possono essere divertenti) ma trovo che spesso la loro concezione di alta moda sia più libera della nostra: ogni maison è molto più caratterizzata, per tavolozza colori, linee etc, mentre da noi, c'è più monotonia,e quindi meno da scegliere, e quindi meno modo di esprimerti (dato che poi il sottobosco più o meno scopiazza dalle alte vette... così abbiamo avuto i famigerati anni di primavere con vetrine tutte nere e grigie, per dire! Ricordo la fatica di trovare un tailleur blu elegantino per un matrimonio primaverile, e poi alla fine ne ho riciclato uno vecchio, e sorvolo sulla difficoltà per trovare le scarpe adatte).
Per essere elegante, il primo requisito è che tu ti senta a tuo agio con ciò che indossi, e perché ciò avvenga, ciò che indossi ti deve piacere e quindi anche essere in qualche modo in sintonia con te, con quello che ti senti, non solo con quello che la moda impone quell'anno. Peciò dicevo che da Emporio ho trovato cose che mi piacevano: erano così discretamente, ma inequivocabilmente, "a sé", (per esempio una giacca a redingote, che avrebbe potuto tanquillamente indossare Robespierre!)da uscire da tutti gli schemi modaioli, ed essere usata per anni, come, quanto e quando ti pare.Con una camicia da smoking da uomo, per esempio, e dei pantaloni particolari, mi ci sono creata una sorta di frac "informale" per una serata solo un po' formale...
;-)

Anonimo ha detto...

in sintesi ma molto in sintesi,
mi confermi il predominio di
Parigi per quanto attiene l'originalità e creatività, non è un
caso che stilisti del calibro di
Commes des Garcons e Yamamoto abbiano
scelto parigi per le loro sfilate,
al di la poi di una diversa attitudine all'eleganza, meno monotona e provinciale di Milano,
riconosco ad Armani una grande
professionalità ed un paio di
invenzioni che ha ben gestito,
e che gli hanno consentito di
resistere nel tempo, per il resto
alla mia città resta il primato degli affari e della noia parlando
di moda.

Anonimo ha detto...

Mah, io credo sia anche un'attitudine mentale, perchè rimane il fatto che neppure l'originalità e la creatività parigine mi commuovono granché. Il punto è che tu puoi passeggiare sulla Croisette in pareo e infradito, accanto a una signora tutta griffata Dior, e va bene così, nessuno fa la faccia stravolta. A Portofino, no, e vedi chiaramente il disprezzo dei ricchi o pretesi tali per il pareo e ciabattine, che magari nascondono solo un certo divertito "understatement " e i miliardi in banca...
Sarà che siamo più provinciali? o più insicuri? o meno stronzi (uhhhh, i parigini! basta sentire coe ne parlano nel esto della Francia...)
>:))
Basta, ora la pianto!

Anonimo ha detto...

ok riposiamoci:)