domenica, ottobre 07, 2007
capitano mio capitano
"
O CAPTAIN! my Captain! our fearful trip is done;
The ship has weather’d every rack, the prize we sought is won;
The port is near, the bells I hear, the people all exulting,..."
Non avendo sentito da nessuno dei candidati, affermare
che una volta eletto, aprirà la sede nazionale del PD
in un luogo generato dalla fantasia slegato da ogni logica precedente, avendo come unico retaggio il desiderio verso l'imprevedibile* , anziche a Roma, luogo di morte
per ogni inizio, sudario di cashmirino ministeriale, sepolcro
promiscuo di parole marce, il 14 Ottobre non voterò per nessuno
di loro, il disgusto per la capitale, perciò che essa non
riesce a rappresentare, per questa cancelleria insignificante,
per quell'accento rubato al popolo e prestato alla televisione,
ha varcato da tempo il perimetro che ognuno di noi concede
alle città eterne.
L'imprevedibile* nel senso più lato, desiderio e rigore, affascinante e severo,
questo è il luogo e questo è il candidato che voterei, se vuoi sotto l'immagine
la scena finale dell'Attimo fuggente
27 commenti:
Carpe diem. Bellissimo
notte Egi, le bimbe vanno a nanna
come dicevo da PdG, non potendo votare chi mi andava, stavlota non mi turo il naso e dunque non voto.
(mi sa che aderisco al neonato PSE, questa si che sarebbe una scelta originale...)
metti proponevano Bersani e Napoli come sede, magari ci pensavo...
GdS
notte teresa, grazie, e dormi
tranquilla
ti ho letto proprio la, e tu mi
hai dato l'ispirazione di non
votare, perlomeno di non sottoscrivere un patto che mi riporti
in quella struttura che si ostinano
a chiamare capitale, ti dirò
Napoli dopo la gestione ultima,
non ci vogli pensare, Bersani
è un fiore all'occhiello, mi domando
come ha potuto convivere con Mussi
Andare a votare per il Pd è un atto di coraggio, o meglio di incoscienza. Io personalmente non voglio avere nulla a che fare con un'operazione che priverà i cittadini italiani della possibilità di votare per un partito di sinistra non velleitario e che non si richiami al comunismo. Hanno voluto 'sta roba, se la facciano da soli.
Bersani l'avrei votato. e di corsa. Napoli era un paradosso. roma di recente mi da la nausea (ma solo per problemi miei di rapporto coi ministeriali e dunque per il motivo che descrivi...)
forse, in questo momento, ad essere seri, Torino sarebbe il luogo migliore.
Rip siccome voglio capire meglio
tu mi sti dicendo che non ci doveva
essere una fusione fra DS e Margherita, ma la ragione di
questo assembramento mi pare proprio
che sia quella di formare un partito
non più legato al comunismo, ma
a una vaga volontà riformatrice,
destinato nel tempo a contrapporsi
ad un partito unico della destra,
nel tentativo di procedere verso un
bipolarismo reale, ecco il mio
punto è che tutto questo mi starebbe bene se nascesse altrove,
tu invece dici che questa è un
invenzione destinata a privarci di
qualcosa, e li non ti capisco.
volevo scriverlo ma si presta
ad iterpretazioni umbertine,
meglio indicare un non luogo,
dove desiderio passione e lucidità
la facciano da padrone, e onestamente
Roma mi sembra il contrario di tutto
ciò.
Io dico che il partito democratico italiano non sarà mai un partito di sinistra. Intanto nasce con un deficit di laicità da far paura, e poi la volontà "riformatrice" io non la vedo. Se uno vuole ridurre le tasse e la spesa pubblica (obiettivi sui quali non do nessun giudizio, non in questo momento almeno) vota a destra - come succede nei paesi normali. Io vedo come una premonizione, non come una battuta, quello che dice Luttazzi: FI e PD si fonderanno per dare vita a un partito di centro. La nuova formazione non avrà alcun programma.
come e dove nasce sono una bella premessa, alla prospettiva terrificante che mi sottoponi,
speriamo come al solito in una via
di mezzo, una mezza verità, so
che moltissimi di voi meriterebbero
una verità più tonda, ma sai la fatica che costa, e siete anche pochi.
Giovanotto,
pensi che l'altro giorno ho pure mandato un telegramma a Veltroni e gli ho scritto: "Guardi Giovanotto, se cerca una sede per il suo nuovo partito -STOP- ho giusto una stanza (quasi) libera qui a Palazzo Stacchia -STOP- Mi dia solo il tempo di sfrattare il Branchia! -STOP-".
Neanche mi ha risposto, il villanzone!
E poi si meravigliano se i sondaggi li danno perdenti!
Cordialità,
Cav. Marcello Stacchia
Gia non rispondere alla lettera del
Cav.Stacchia, è un errore madornale,
del resto cosi ci suo può aspettare
da chi confonde Sabina Guzzanti con
la satira!
Io voterò UòLter Veltroni sono per il pd e maggioritario-presidenziale-alla-francese però come sede del parlamento nazionale (anche per ragioni private avendo terra del nonno a Montecarlo di Lucca) propongo Collodi con sede dei gruppi a Chiesina Uzzanese (suona bene anche per i teodem) perchè più vicina all' autostrada.
Poi da esteta chiederei che sulla Presidenza dell' aula parlamentare troneggiasse la frase che il compagno Conte Giovanni Nuvoletti dedicò a Nilde Iotti (in pacs col Migliore)
"Nilde please non parliamo di politica"
che dirti coon, sono daccordo
su entrambe le cose, la sede a
Collodi, mi sembra proprio quello
che cercavo, e sopratutto non
parliamo di politica, io difatti
non ne parlo mai, auguri per wolter,
che vincerà a man bassa, e poi
farà i conti con quella melassa
di cui parlo nel post
La sede dovrebbe essere everywhere e nowhere (ovunque e novunque); binaria ma non deframmentata su di un server rigido e solitario ma laddove, immantinente e indistintamente, giunge il net-cablaggio.
Una grande famiglia nella sede più vasta del globo.
Non c'entra molto questo commento ma sono cose che càpitano, mio capitàno
dalle tue parole mi par di capire,
anzi diciamo che non ci ho capito
nulla, ma ho preso nota delle tue
osservazioni che ho debitamente registrato
diciamo che non potevi fare un
commento che mi facesse più felice,
come dici tu sono cose che càpitano!
Tranquillo, Egine. Sono prove tecniche, timidi tentativi di imitare lo stile di Raccoon…
Buona serata
Mentre infilo le perle, rifletto sul PD.
Affatto legato al comunismo. Anzi, che scardini volontariamente ogni vago rimasuglio di ciò che è stato. Altro che Bolognina. Un'aspirapolvere. Fino ad arrivare alle figure di merda con Veronica Lario, che respinge lusingata.
durissimo esercizio, lo stile
raccoon prevede cascate di
esili indizi, ed impervie risalite
per strade che conosce solo lui,
buona serata anche a te
alludi ad un girocollo, o alle
perline per rosa, nel primo
caso, mai scena tanto affascinante,
segnò l'inizio di un commento, nel
secondo, sei bella e snella:)
by the way, la mia impressione è
che declinando l'offerta di Veltroni
la Sig.Lario abbia innervosito di più
le donne che gli uomini, avvezzi come siamo ai no, uno di più non ci fa ne
caldo ne freddo, sposo in toto la
figura retorica dell'aspirapolvere,
ti abbraccio
ot c'è tuo premio chezmuà
vengo subitissimo!
Le perline di rosa
ok:)
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