Questo è un post lunghissimo e me ne scuso, pertanto nel mezzo mi permetto di
inserire uno slogan contro il fumo!!
Oggi leggendo questo
post, mi è ritornato in mente quando anchio
a 24 anni andavo suonando ai citofoni per vendere le macchine da cucire Elna,
un prodotto svizzero assolutamente all'avanguardia per quei tempi, cosi come
la tecnica di vendita era assolutamente moderna ed efficace , in breve, si trattava
al mattino di presentarsi in una via prestabilita, ricca di caseggiati, media piccola borghesia, suonare il citofono ma più spesso il campanello dell'appartamento, e
pronunciare quella frase miracolosa -Buongiorno sono Ginepro della Tavaro di Ginevra
l'unione di quelle due parole Tavaro e Ginevra aveva un effetto miracoloso, le porte
si spalancavano e 9 su 10 ad aprirmi la porta era una donna, con la sicurezza dei
miei 24 anni chiedevo se sarei potuto tornare nel pomeriggio per un intervista,
anche quest'ultima parola sortiva immediatamente l'effetto voluto, racimolavo cosi
nel pomeriggio 3 o 4 appuntamenti, era d'obbligo che chiedessi anche la presenza del
marito, dato che alla fine sarebbe stato lui a pagare le rate, me naturalmente
questo era possibile solo per un appuntamento dopo le 6 e mezzo, per tutti
gli altri me la sarei vista solo con la donna, continua...
Anche il fumo passivo fa male.
foto di Gerhard Vormwald...che infatti all'ora stabilita
mi apriva sorridente la porta, ed io mi infilavo in casa tenendo in mano la piccola
macchina da cucire portatile ed elettrica, che a prima vista poteva assomigliare
ad un registratore, in men che non si dica individuavo una presa elettrica
e oplà infilavo la spina della macchina, nel frattempo esprimevo tutta la mia
gioia per poter mostrare a lei i miracolosi lavori che la macchina sapeva eseguire,
infilavo un pezzo di tela bianco e azionavo con il ginocchio la leva per metterla in moto, avendo le mani libere potevo sostituire velocemnte le cams che producevano
un altro tipo di cucito,
erano tempi diversi per lo meno io penso che ci fosse molto
spazio per la meraviglia e i vaffanculo erano pochissimi, poi dopo averla fatta provare alla futura cliente,
chiedevo l'ultimo appuntamento alla presenza del marito, e li i nodi venivano al
pettine bisognava vendere la macchina, tanto ero bravo nel raccogliere gli appuntamenti, ne avevo sempre più degli altri, tanto ero restio nel concludere,
di quel periodo ricordo visite in appartamenti anche lussuosi ogni tanto
si sconfinava nei quartieri alti, dove un maggiordomo gentilissimo mi faceva
attendere in attesa che la padrona di casa si vestisse, o in case modeste
dove l'unica cosa non modesta era la bellezza della padrona di casa, ora
sarà che ero giovane e carino, che per i pomeriggi di questa donna io rappresentavo
una piacevole novità sta di fatto che una complicità fulminea calava su entrambi
lasciando aperte tutte le interpretazioni, ero nel mio periodo di prova finiti
i tre mesi la direzione mi chiamò e con grande entusiasmo mi dissero che ero confermato, declinai l'offerta, perchè nel frattempo avevo fatto domanda per
una compagnia aerea e mi avevano assunto, ma questa è un altra storia.